La copertina ritrae delle fronde di un grande fico in primissimo piano e una cascina che si intravede tra le foglie

La copertina del romanzo edito da Lorenzo de' Medici Press

La trama e i personaggi

Il segreto del fico è un romanzo ambientato fra Firenze, Siena e le colline del Chianti e si snoda in una forbice di cento anni circa: dalla seconda metà del 1800 alla seconda metà del 1900.

Le vicende narrate, frutto di fantasia, si confrontano in un passato e in un presente attraverso la lettura di scambi epistolari che mettono in grande difficoltà il protagonista: Gerardo.

Nato nel 1933 al Poggio alla Quercia, nel cuore del Chianti, vive e lavora a Firenze. Nella tenuta di famiglia torna solo per trascorrervi brevi periodi con i genitori e la tata, a servizio presso di loro fin dalla sua nascita. A trentacinque anni, arrivato a un bivio della propria vita, cerca fra le mura natie e nelle parole della tata Zelinda, la decisione giusta da prendere. Per un caso fortuito s’imbatte in una scatola di metallo sotterrata ai piedi di un fico centenario. Gerardo preso da curiosità la apre, dentro di essa un plico di lettere, la prima è datata primo gennaio 1888 scritta dalla tenuta La Castagnola, situata nella collina dirimpetto alla propria. Come firma una V puntata. I fogli ingialliti dal tempo lo catapultano nel mondo agricolo e patriarcale dal quale era fuggito.

Zelinda, rimasta unica custode della casa e dei segreti in essa racchiusi, lo osserva, sa che il momento tanto temuto quanto desiderato è arrivato: da quel giorno la vita del “suo” Gerardo e la propria non saranno più le stesse.

Lettera dopo lettera, parola dopo parola, Zelinda lo conduce dentro verità imbarazzanti e scabrose di tre generazioni della famiglia. Di questi segreti oltre che depositaria, all’insaputa di Gerardo, la tata ne è anche protagonista. Nel dissigillare l’inconfessabile gli porge la chiave per affrancarsi dallo scomodo stato di figlio della borghesia nel quale, suo malgrado, è invischiato.

Le rivelazioni di Zelinda sono un fulmine a ciel sereno, arrivato al Poggio alla Quercia per una pausa di riflessione viene risucchiato da una voragine di sentimenti contrastanti. Tutti coloro che in vita lo hanno privato di una parte della sua storia, da morti gli porgono i tasselli per ricomporla. Gerardo ricostruendo la loro vita ricostruisce anche la propria. Le menzogne, frutto di sofferenza in cui tre generazioni della sua famiglia sono vissute, sono l’occasione per affacciarsi alla vita come uomo diverso che non rifugge dalla verità. Un tesoro da consegnare al figlio mentre lo tiene in braccio sotto il fico centenario.


Vasco, capelli ricci e ribelli come il suo carattere, occhi azzurri e profondi come la sua anima. Figlio di proprietari terrieri. È per natura irrequieto e questa caratteristica lo porta ad allontanarsi dal paese natio, dalla sua famiglia e dal suo amico del cuore Piero.

Piero, occhi scuri, capelli lisci color castano ramato. Ha un carattere mite e remissivo, l’unico che lo capisce è il suo amico Vasco con il quale si conoscono fin dalla nascita. Anch’esso figlio di proprietari terrieri. Ha un tic: tira su con il naso quando è nervoso o preoccupato.

Guendalina, è figlia unica di una coppia di ceto medio borghese. Ha i capelli lunghi con i boccoli che le si adagiano sulle spalle, ha un legame speciale con il bis cugino Piero e con Vasco.

Zelinda è una donna minuta dai lunghi capelli che raccoglie sulla testa. Figlia di contadini è entrata a servizio giovanissima nella famiglia di Gerardo quando lui è nato. È la tata che ogni bambino vorrebbe.

Gerardo, lascia la tenuta di famiglia nel Chianti e si trasferisce a Firenze per studiare ragioneria. In quel periodo conosce Teresa e si fidanzano. Ha un tic nervoso, alza il sopracciglio sinistro quando è pensieroso o in difficoltà. Occhi azzurri, capelli mossi e ribelli. In pieno 1968 ha 35 anni, è convintamente di sinistra e anticonformista.

Teresa, moglie di Gerardo, è infermiera. Anche lei, come il marito, è di sinistra, anticonformista e femminista.


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